Per noi antropologi c’è un dato di fatto, che è una qualità e una ricchezza
imprescindibile e degna di essere indagata: la diversità biologica e culturale degli esseri
umani. Essa attraversa i gruppi e differenzia gli individui al loro interno. Grazie a tale
multiforme diversità, la nostra specie, Homo sapiens, è riuscita ad adattarsi e a
prosperare in ambienti molto differenti e ad alimentare quella creatività che caratterizza
gli esseri umani in quanto esseri sociali. Gli individui, con i loro geni e le loro istanze
culturali, si sono incontrati e confrontati fin dalle nostre origini, dando vita a forme di
umanità plurali, diversificate, in continua evoluzione e trasformazione. Nulla di più
errato, quindi, che pensare l’umanità reificata in gruppi dati una volta per tutte; insiemi
irrigiditi e incapaci a sviluppare forme di convivenza, scambio e condivisione.
Ma qual è la reale entità e il significato della diversità? Studiandola, abbiamo capito
che le differenze genetiche tra gli individui sono in realtà molto meno pronunciate e
strutturate di quanto si possa percepire guardando semplicemente al colore della loro
pelle, alle diverse abitudini e abilità o ascoltando le loro lingue. Così come, non vi sono
basi ereditarie che giustificano l’esistenza di “gerarchie sociali” basate su supposte
ineguaglianze cognitive o comportamentali tra gruppi umani. Al contempo, le diversità
culturali rimandano a una selva di somiglianze piuttosto che a una tragica serie di muri
e barriere.
Gli antropologi (biologici e culturali) condannano, pertanto, qualsiasi uso strumentale
di categorie che sono al tempo stesso prive di fondatezza dal punto di vista genetico e
potenzialmente discriminatorie, quali le “razze umane” o le “culture essenzializzate”
(ovvero intese come unità definite e rigide), nel discorso scientifico, in quello pubblico
e nelle pratiche sociali.
22 gennaio 2018
I Presidenti e i Consigli Direttivi delle seguenti Associazioni e Società Scientifiche:
AAI (Associazione Antropologica Italiana)
SIAC (Società Italiana di Antropologia Culturale)
ANPIA (Associazione Nazionale Professionale Italiana di Antropologia)
ISItA (Istituto Italiano di Antropologia)
SIAA (Società Italiana di Antropologia Applicata)
SIAM (Società Italiana di Antropologia Medica)
SIMBDEA (Società Italiana per la Museografia e i Beni Demoetnoantropologici)