30 settembre 2017

Comunicazione alla Regione Puglia sulla inadeguata collocazione della figura del Sociologo


Sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 100 del 24-8-2017 veniva pubblicato l'Avviso pubblico per la selezione delle risorse umane (giusta Determinazione del Dirigente Sezione Inclusione Sociale Attiva e Innovazione delle Reti Sociali 21 agosto 2017, n. 544) da inserire in attività temporanee ed eccezionali da svolgere presso gli uffici degli Ambiti territoriali Sociali dedicate alla gestione delle misure SIA e RED; il reclutamento, per complessive 229 unità cat. D e 31 unità cat. C, prevedeva in forma residuale la figura del sociologo, per cui la Società Italiana di Sociologia, quale organismo di rappresentanza scientifico-professionale dei sociologi italiani, ha ritenuto di esprimere il proprio disappunto per il mancato riguardo nei confronti della nostra professione, da sempre riconosciuta di elevata competenza nel campo delle politiche sociali; pertanto la comunicazione inviata, oltre a richiedere una maggiore attenzione nei confronti della nostra professione, mira ad ottenere una eventuale modifica della Determinazione Dirigenziale assunta e del successivo Avviso pubblico, in termini di maggiore peso, di quello di fatto assegnato ai sociologi, in termini quantitativi e qualitativi.
La Società Italiana di Sociologia, nel rivendicare la specificità della professione sociologica invita ad assumere ogni iniziativa utile a verificare il ruolo che svolgono i sociologi in tutte le regioni italiane nell'ambito della programmazione, progettazione delle politiche sociali, costruzione di azioni d’intervento indirizzate a contrastare le povertà, costruzione di percorsi multidisciplinari mirati a produrre ottimali risultati nell’inserimento lavorativo di soggetti fragili. Competenze specifiche e peculiari del sociologo professionista e non di altre professionalità che pur operando nel sociale e utilizzando anche metodiche specifiche della formazione sociologica, di fatto svolgono ruoli assai differenti e non sovrapponibili con la figura del sociologo.  

Negli ambiti dove il sociologo è stato utilmente inserito, esso ha sempre operato rapportandosi, in equipe, ad altre professionalità che operano nel sociale: assistenti sociali, educatori, psicologi dando un elevato contributo per condurre azioni maggiormente incisive capaci di produrre ottimali risultati.
Riteniamo che lo spazio ad essi riservato sia limitativo e non rispettoso dei pesi assegnati ad altre professionalità, in molti casi già presenti nei Servizi Sociali dei Comuni e degli Ambiti territoriali. Professionalità che pur dovendo essere rafforzate in termini quantitativi per numero di presenze negli Ambiti territoriali di Zona e nei Comuni non necessariamente devono esserlo a scapito di altre professionalità quale quella del Sociologo indicata in numero assai esiguo.
Riteniamo che la professionalità del sociologo meriti rispetto e attenzione quanto quella di altre professionalità a cui la Regione Puglia in questi anni ha riservato ampi spazi nel campo sociale e delle politiche attive del lavoro. 
Riteniamo che sia necessario e doveroso il suggerimento che altrettanta attenzione debba essere prestata ai Sociologi che per formazione, competenze e abilità possono portare valore aggiunto alle politiche di welfare regionali.