Nella giornata di venerdì 17 febbraio presso l'Ateliers Terre & Feau - Ecole d'Art di Parigi verrà presentata la mostra "Faces, Tales, Human Rights" ideata e curata da Serena Gianfaldoni, Referente per la Toscana della SOIS. La mostra, pensata come itinerante e già stata presentata da importanti istituzioni straniere, come il MIT di Boston e l'Università di Stanford coinvolgendo numerosi docenti universitari e qualificati esperti italiani e stranieri impegnati nel campo della mediazione culturale e dei diritti umani.
L'esibizione, raccoglie le foto più suggestive raccolte negli anni dalle mostre organizzate nell'ambito del Festival Nazionale delle Culture che vede fra i suoi promotori la SOIS.
Faces Tales Human Rights è il frutto di una collaborazione internazionale che ha visto coinvolte istituzioni culturali di numerosi paesi attive nel campo dell'intercultura, del dialogo interreligioso, dei diritti umani. Fra di esse la SOIS, il Centro interreligioso per la pace di Tel Aviv (Israele), l'Institute Hautes Etudes Islamiques di Parigi, TCC Massachussets Institute of Technology di Boston, la Ong Mbengono (Guinea Equatoriale), Banglanatak Reaching tout he people (India), Red Sea Cultural Fiundation (Somaliland). Fra i partner italiani hanno collaborato l'Osservatorio Studi internazionali sul Mediterraneo (OSIM), la Libera Università dei Diritti Umani di Roma, l'Accademia ISA Interreligious Studies Academy, il CAFRE Università di Pisa, il Laboratorio di Ricerca Sociale dell'Università di Pisa, Il Comune di Pisa, il Club per l'UNESCO di Lucca, il Master Ciba.
Numerose le attestazioni di sostegno al progetto. Fra di esse le parole di Dorit Kedar, israeliana, fondatrice e direttrice del Centro interreligioso per la pace di Tel Aviv, che ha sottolineato la necessità di superare la divisione fra gli uomini apprezzando l'unicità di ogni essere vivente coltivando con costanza e generosità il rispetto verso l'altro. Il Prof. Ahmed Habouss, marocchino, direttore dell'Osservatorio di Studi Internazionali sul Mediterraneo e antropologo ha parlato del condizionamento culturale, dell'importanza di mettersi in gioco e dei diritti umani "che non possono essere separati dalla dignità della persona". Urmila Chakraborty, indiana, esperta di mediazione culturale e docente all'Università di Milano, ha sottolineato invece come "non bisogna dimenticare che dobbiamo lavorare insieme per un mondo migliore". Un mondo da esplorare, come ha detto il naturalista ed esploratore Nicola Messina, per imparare cosa significa umanità e dignità. Alla vernissage parigina interverrà Annateresa Rondinella, del CITCT UNESCO per sottolineare come questa mostra sia pienamente aderente agli obiettivi di azione dell'UNESCO rientrando a pieno titolo nella campagna del decennio dell'avvicinamento delle culture lanciato ad Astana in Kazakistan dalla Direttrice Generale dell'UNESCO Irina Bokova nel 2013. "In questa mostra possiamo vedere il patrimonio come risorsa condivisa, ha dichiarato il direttore del CICT- UNESCO Parigi Georges Dupont- in grado di generare espressioni culturali condivise, ed è in questa prospettiva che si inserisce questo progetto che rappresenta un fiore all'occhiello per le agenzie educative che oggi si sforzano con la società civile di portare avanti il messaggio dell'UNESCO".
All'inaugurazione di Faces, Tales, Human Rights interverranno anche l'eclettico scultore parigino Mounir Chaibi, Abd ar Rahim Giovacchini dell'Institute Hautes Etudes Islamiques di Parigi, Wahiba Bessakta Presidente di Unità Migranti Italia, Maria Sole Sbrana studiosa italiana esperta di relazioni internazionale.